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Fermo città ‘madre’ dell’arte,
ecco la mostra evento

Calcinaro mostra le due madri

Il Sindaco Calcinaro di fronte al dipinto “Le due madri” di Giovanni Segantini

 

di Paolo Paoletti, Cristina Donati, Alessandro Giacopetti

 

Un viaggio senza tempo, tra grandi capolavori che vanno dall’archeologia all’arte contemporanea, passando Jacobello del Fiore, Rubens, Hayez, Van Gogh, Segantini, Previati, Giacomelli. La mostra evento dell’estate fermana L’Anello di Cupra, aprirà i battenti domani, sabato 30 luglio alle ore 18, all’interno di Palazzo dei Priori. Questa mattina si è svolta la visita in anteprima per la stampa. Un cantiere ancora aperto ma che rende ancor più l’idea di quanto questa esposizione rappresenti un fatto unico per Fermo.

I COMMENTI

“E’ un’immensa gioia far parte di questa grande occasione  che rappresenta forse un unicum per la nostra città – ha esordito il sindaco Paolo Calcinaro – è però riduttivo dire solamente questo. Credo che sia un momento in cui Fermo può stringersi di nuovo a se stessa e poter tornare ad apprezzarsi per le sue potenzialità e la bellezza che può offrire all’Italia e non solo. Una città che è stata ultimamente abbastanza lacerata, un motivo di vera ripartenza, di vero superamento di tante divisioni perché Fermo ne ha bisogno perché è splendida. Quest’anno abbiamo avuto presenze turistiche come mai avvenuto in precedenza. Fermo deve investire su se stessa, dobbiamo rimettere questa città al centro del panorama marchigiano, darle un forte rilievo dal punto di vista nazionale e internazionale”. Sindaco che ha concluso:“Spero che gran parte dei fermani, tolti quelli che hanno attacchi di bile, si uniscano alla città, questo non non significa all’amministrazione, Calcinaro e Trasatti passano, la città è quella che rimane e che dobbiamo far crescere da qui a 30anni”.m6 - Copia (2)

Un grande evento evidenziato anche dall’assessore alla cultura Francesco Trasatti: “E’ stato un anno che, dal punto di vista della cultura e del turismo che mi rende orgoglioso. Siamo stanchissimi, ma credo che si può fare sempre meglio. Dai dati del teatro con un più del 30 per cento degli incassi, le oltre 4.800 presenze di Villa Vitali, il raddoppio dei visitatori nei musei nella prima parte dell’anno. Ora questa mostra è un ulteriore tassello, possibile grazi alla collaborazione dei privati, penso a DACA partner tecnico di questo evento. Questi risultati sono frutto di un lavoro di squadra nel credere in Fermo città del turismo e della cultura e nel lavoro basato su prospettiva di lungo periodo”

Onorato di questa collaborazione anche Gianluca Bellucci, presidente di Sistema Museo, che ha curato tutti gli aspetti organizzativi della mostra: “C’è un dialogo costante sulla programmazione e quando c’è questo significa che c’è una visione, che non si lavora  giorno per giorno ma programmando il lavoro per portare dei risultati per cui creare i presupposti. Una fatica, quella di queste settimana, superata quando riusciamo a produrre  la bellezza che abbiamo creato in questa occasione: il vero volto di Fermo è la bellezza dell’anello di Cupra”.

Dopo l’apertura di domani pomeriggio, nella giornata di domenica 31 luglio, la mostra sarà visitabile gratuitamente per tutti i residenti di Fermo. 

I CURATORI DELLA MOSTRA

La mostra è stata possibile in particolare grazie all’interessamento dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno e di Paola Zatti, Direttrice della GAM di Milano, che hanno permesso il prestito di alcune opere chiave per il percorso espositivo, appartenenti alle collezioni civiche della città. L’evento rientra nell’ambito dei rapporti esistenti che lo scorso dicembre hanno consentito il prestito dell’Adorazione dei Pastori di Pietro Paolo Rubens conservata a Fermo, al centro della mostra monografica realizzata dal Comune lombardo a Palazzo Marino. L’opera tornerà a Milano per la mostra Pietro Paolo Rubens e il Seicento, in programma a Palazzo Reale per il prossimo autunno.m10 - Copia (2)

A curare la mostra Marcello Smarrelli con l’ausilio dell’architetto Simone Capra che ne ha curato l’allestimento. “Tutto parte da una domanda – ha spiegato Smarelli –  si può parlare ancora di una grande madre o di tante grandi madri?” Un viaggio nell’arte ed un confronto senza tempo che va dall’archeologia con l’anello a sei punte simbolo della dea Cupra fino alla visione della donna nell’arte contemporanea.  Caratteristica dell’allestimento la coesistenza con le bellezze dei saloni che la ospitano. Così nella sala dei ritratti, i dipinti degli uomini illustri che hanno fatto la storia verranno esaltati, con giochi di luce curati da Renzo Lucci, creando un giochi di sguardi con le opere allestite al centro del salone. “Un modo – ha spiegato Simone Capra –  per aumentare la bellezza del proprio patrimonio e non fare un atto di colonizzazione dove la Galleria di Arte Moderna di Milano viene a mostrare la sua bellezza. Una mostra non colonizzante che si basa sul patrimonio della città”.

 

LE OPERE 

Vincent Van Gogh, Les bretonnes et le pardon de Pont Aven; Giovanni Segantini, Le due madri; Osvaldo Licini, Amalassunta su fondo blu; Francesco Hayez, La Maddalena Penitente; Peter Paul Rubens, Adorazione dei Pastori; Gaetano Previati, La quiete, pastello su cartone telato; Jacobello del Fiore, Storie di Santa Lucia. Queste sono solo alcune delle opere esposte nella mostra l’Anello di Cupra che resterà aperta fino al 23 ottobre. Il percorso espositivo presenta immagini e storie di modelli della femminilità attraverso reperti archeologici, opere pittoriche, sculture e installazioni di grandi artisti italiani e internazionali, tra cui Jacobello del Fiore, Rubens, Hayez, Van Gogh, Segantini, Previati, Giacomelli. L’esposizione, oltre a un importante nucleo di opere in prestito dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano, attinge alle collezioni pubbliche e private di Fermo e del suo m20territorio, nell’ottica di valorizzazione del ricco patrimonio culturale delle Marche.

 

LA MADRE NERA PER RICORDARE EMMANUEL

Il percorso espositivo ha subito un cambiamento dopo il dramma di Emmanuel. Se infatti la natività del Rubens è stata spostata nel salone centrale della mostra, al secondo piano della pinacoteca, a prendere il posto del capolavoro simbolo di Fermo, sarà la foto di una natività di Vanessa Beecroft, una donna nera vestita di rosso con in grembo due bambini. Un’opera quanto mai suggestiva che darà un valore d’attualità alla mostra.

 

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Il sindaco Calcinaro osserva l’opera di Vicent Van Gogh

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Francesca Giagni, responsabile strutture museali di Fermo

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Vissia Lucarelli fa parte dello staff social della mostra con Sistema Museo

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Il curatore della mostra Marcello Smarrelli

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