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Il Liceo ‘Annibal Caro’ tra i vincitori del concorso Saper(e) Consumare

FERMO - Il Liceo è tra i 150 vincitori con il progetto dal titolo "Consumo che consuma: consumi e stili di vita di tre generazioni. Indagine comparativa dei consumi di ieri e oggi della provincia di Fermo". Ieri incontro con la professoressa Azzurra Rinaldi, direttrice della School of Gender Economics, dell’Università Unitelma Sapienza di Roma

Il Liceo Classico Annibal Caro di Fermo, indirizzo Economico Sociale, è tra i 150 vincitori, con il progetto dal titolo “Consumo che consuma: consumi e stili di vita di tre generazioni. Indagine comparativa dei consumi di ieri e oggi della provincia di Fermo”, del concorso Saper(e) Consumare ha visto 356 scuole partecipanti, 150 progetti premiati per un importo di 1,5 milioni di euro provenienti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Il progetto si propone di affrontare con un approccio laboratoriale tutti i 4 temi di Saper(e)Consumare, ossia Educazione digitale, Diritti dei consumatori, Consumo sostenibile ed Educazione finanziaria.
Gli obiettivi verranno affrontati durante attività che si svolgeranno entro aprile 2023. Ogni tema verrà approfondito con cicli di conferenze tematiche con esperti esterni.

Seguirà la fase di analisi personale dei temi trattati e sviluppo di un questionario che ogni studente potrà sottoporre all’interno del proprio nucleo di prossimità (familiare, vicinale, sociale) volto all’analisi del mutamento dei costumi e delle pratiche di acquisto di beni materiali e finanziari che si sono evoluti nel territorio locale.

Il questionario sarà suddiviso per fasce di età per capire le tendenze di tre generazioni dal dopoguerra ad oggi. I risultati saranno pubblicati in un opuscolo informativo elaborato dagli studenti che verrà tradotto in lingua inglese e spagnola e distribuito alle famiglie di tutto il Liceo (Classico, Scienze Umane, Economico Sociale) ed altri centri di comunicazione sociale.
L’obiettivo è tentare di capire ed evidenziare come si sia evoluto lo stile di vita negli ultimi 70 anni analizzando, tramite la partecipazione degli stakeholder locali, consumi e stili di vita nell’economia che cambia.
E ieri alle ore 9,30, presso la Sala San Filippo, con il patrocinio del Comune di Fermo, si è tenuto il terzo incontro nell’ambito del progetto avente per tema l’educazione finanziaria.
La professoressa Azzurra Rinaldi, direttrice della School of Gender Economics, dell’Università Unitelma Sapienza di Roma, è intervenuta sul tema: “Il capitale umano femminile: potenzialità inespresse, rapporto con il denaro e ricadute sul sistema economico”.
Alla domanda «C’è ancora bisogno di parlare di parità di genere?» rivolta agli studenti che hanno risposto in modo affermativo, la professoressa ha fornito una serie di dati dai quali si evince che nonostante le donne costituiscano il 51,4% della popolazione, solo il 5% nel nostro paese ricopre ruoli apicali, nonostante per livello di scolarizzazione e competenze risultino in cima alle classifiche di AlmaLaurea.


«Quali sono dunque gli ostacoli? Gli ostacoli – riferiscono dal Liceo – sono legati al retaggio culturale d’impostazione patriarcale e la conseguente divisione del lavoro di cui la teoria economica è tra le maggiori responsabili. Da economista, la Rinaldi ci tiene a sottolineare le responsabilità di un sistema che rende la diseguaglianza di genere pervasiva al punto che una donna su tre lascia il lavoro al primo figlio ed è difficile che vi faccia rientro.
In Italia, ma anche nel mondo, molte donne decidono di fare impresa al femminile, si associano e molto spesso assumono altre donne, incrementando così l’occupazione femminile. Alcuni dati rilevano che in questi anni, il 75% delle nuove imprese è al femminile e concorre a contrastare le diseguaglianze.
Cosa fare dunque? Diventare attori e attrici del cambiamento, portare una nuova narrazione per cambiare i meccanismi patriarcali che la nostra società ha interiorizzato».


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