Il Coordinamento Ambientalista del Fermano esprime forte preoccupazione per la «progressiva scomparsa del verde pubblico all’interno delle aree urbanizzate, in particolare nei centri storici e nelle zone centrali delle nostre città. In diverse occasioni, sotto la giustificazione di pericoli strutturali, si procede all’abbattimento di alberi ultradecennali senza una chiara trasparenza nei processi decisionali e senza una adeguata pianificazione futura degli spazi verdi». E’ quanto sostengono, appunto, dal Coordinamento delle associazioni ambientaliste di Fermo Italia Nostra, Lipu, Legambiente Terramare – Fermo
«Comprendiamo che, laddove vi siano perizie tecniche affidabili e approfondite che dichiarano un albero come effettivamente pericoloso, sia necessario intervenire per tutelare la sicurezza pubblica, Tuttavia, è essenziale che tali valutazioni siano condotte da esperti competenti, indipendenti e nel rispetto della normativa vigente. È altrettanto fondamentale che ad ogni abbattimento segua una piantumazione compensativa nello stesso luogo, o quanto più possibile nelle immediate vicinanze, secondo delle modalità stabilite di volta in volta o secondo dei piani generali di ripiantumazione del verde, valutando le essenze migliori in base all’esposizione, alla chioma, alla prospettiva di vita e di sviluppo di ogni fusto ed alla manutenzione necessaria. Piantare nuovi alberi in aree periferiche, sebbene utile, non può essere considerato equivalente alla presenza di alberi nei centri cittadini. Spostare il verde fuori dalle aree urbanizzate significa rinunciare a benefici fondamentali per la qualità della vita urbana. Gli alberi nelle città svolgono un ruolo cruciale nella regolazione climatica, contribuendo a mitigare l’effetto “isola di calore”, ad abbassare le temperature estive e a ridurre il fabbisogno energetico degli edifici, migliorano la qualità dell’aria, filtrando polveri sottili, assorbendo CO₂ e rilasciando ossigeno; hanno inoltre un impatto positivo sulla salute mentale: la presenza del verde riduce stress, ansia e depressione. Sul piano estetico e culturale, arricchiscono i centri storici, rendendo gli spazi pubblici più accoglienti, vivibili e identitari; aiutano a contenere l’inquinamento acustico e, non da ultimo, favoriscono la biodiversità urbana offrendo habitat a uccelli, insetti impollinatori e altre specie fondamentali. È in gioco il futuro delle nostre città. Riteniamo che una “normalità” fatta di piazze spoglie, strade e marciapiedi roventi, centri storici privati della loro ombra e della loro anima verde non sia accettabile. Chiediamo pertanto ai Comuni del Fermano di adottare politiche di tutela del verde urbano più rigorose e lungimiranti, e di coinvolgere attivamente la cittadinanza nei processi decisionali. Gli alberi in città non sono un lusso, ma una necessità».
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